a Dario Bellezza




Dove sei
amico poeta di sempre
Sai che a far dediche non sono capace
ma a pensare a quella terribile mattina
di un ultimo giorno di marzo sì
e da allora ogni notte

La mia compagna ora non più
mi ha pregato non guardare il telegiornale
come sempre faccio
e di mattina presto
chissà per scoprire quale rivoluzione sognata

E ti vedo subito malconcio
in ultime apparizioni che non vedevo
che non dicevi
Come avresti potuto far coraggio a me?
ancora pochi mesi fa
E’ vero non avevi e non avevo creduto
all’inizio a quel male perverso
sin dall’ottantasette
unica certezza: non amavi più tanto
la mia terra né tutto il Sud

Non vado a funerali
come d’altri m’era sempre capitato
non perdòno gli eredi mesti finti pianti
primi e puntuali a ogni sepoltura
come tu hai perdonato i critici

Un modo per saperti sempre qui.



* Dario Bellezza moriva (mentre molti venivamo allontanati) il 31 marzo del 1996, questa non è né una poesia nuova né una poesia ’bella’. E’ il solo modo che ho meno banale per poterlo ricordare e dirgli grazie.