Beppe Costa Incontri Fabio Mariani

Beppe Costa con Alberto Bevilacqua e Fabio Mariani

la sua personale fino al 23 maggio

In un periodo in cui da più parti si tenta di mostrarci ciò che non c'è, trasformando, trasfigurando, abbellendo persino questa realtà virtuale, tentando con queste modifiche di farla apparire a tutti i costi reale, così da farla imitare financo dagli artisti che, perciò, hanno smesso di contestarla, appare inusuale presentare un pittore come Fabio Mariani.
La sua conoscenza di quelle tecniche pittoriche antiche (e perciò faticose) olio, acrilico, tempera, collage, dell'uso del colore e del colore stesso applicato non alla luminosità, ma piuttosto alla luce, rappresentano una diversità di indubbio rilievo, persino geniale se applicato a quella realtà, troppo spesso mascherata o nascosta, ma scomoda e perciò dirompente.

Se il compito dell'artista è quello di metterci in guardia perché vede oltre, Mariani lo fa con la conoscenza e la consapevolezza di ciò che è stato, del disastro provocato dall'essere umano, rappresentando quindi nell'opera compiuta ciò che vede.

L'Autore (presente fino fino al 23 Maggio presso Pellicanolibri, via Gattico, 3- Roma tel. 0661563181) ha acquisito, attraverso la passione e l'amore per artisti che vanno da Magritte, Dalì, Caravaggio, Romano (per citare alcuni così diversi fra loro ma di ciascuno apprezzandone le tecniche e le idee), una maestria e un uso del colore di notevole livello. Che maggiormente si estrinseca quando, agisce su quei temi che più lo colpiscono: il degrado dell'uomo visibile attraverso la sofferenza delle guerre, della fame e delle lotte disperate per la sopravvivenza.
Alcune opere presentano quella parte di tenero dolore che è spiegabile soltanto sapendo che Mariani ama la musica suonando anche uno strumento e, pur non mostrando spartiti, almeno per ora, c'è la presenza di tutto ciò che un artista coglie nelle altre arti, dalla musica, al teatro, al cinema, fino alla danza.

Fabio Mariani quindi, non corteggiando facili tendenze percorre un cammino seppure antico sempre moderno che è quello appunto percorso dai grandi del passato che rimangono a mostrarci ciò che c'è, in apparenza tanto diverso ma sempre tanto simile, anche dopo centinaia d'anni: l'Arte come unico senso della vita.

beppe costa

Personale fino al 23/05/2008
presso Pellicanolibri, Via Gattico 3, Roma, Casalotti
info: 06 61563181