Beppe Costa sceglie Francesca Grasso su Giovanni Renzo



Il 10 novembre, presso la libreria di via Gattico, a Casalotti (Roma), si è svolto un’incontro particolarmente interessante dal punto di vista letterario e musicale. Ma devo precisare che questa serata nasce dalla collaborazione tra il compositore Giovanni Renzo, pianista dalla formazione jazzistica, e il poeta Beppe Costa, dopo una serie di eventi tra i quali non va assolutamente dimenticato quello del 31 agosto di quest’anno presso il Planetario di Roma che, con la presentazione di Atlas Coelestis, ne ha decretato il successo.
Le due sale erano piene di gente, quando con una voce emozionata, agile e a tratti frizzante Beppe Costa ha presentato Giovanni Renzo e la sua musica, e simpaticamente, attraendo l’attenzione del pubblico presente, ha invitato Orsetta Foà a leggere la poesia “Guardami nella notte” sulle note che si liberavano dalle dita agili del pianista. Questa è l’emozione, perché è stata un’emozione ascoltare poi, “Cenere”, brano per pianoforte contenuto nel cd "Infanzia", mentre Orsetta liberava una voce calda ed avvolgente.

Il quadro era perfetto, la scena: quella di un film di classe, Orsetta sottile, alta, in nero, tra le luci e le ombre, in un gioco di note e parole, poesia e magia di un pubblico incantato, attento e sedotto dalla musica di Giovanni che riesce a sfiorare emozioni nascoste, segrete, profonde. Mi sono appoggiata ad uno scaffale e non mi sembrava vero, riflettevo sul fatto che la musica è un collante umano, questa sera mi appare come quando, ai tempi del grande teatro, Gassman leggeva poesie, illuminato da un cono di luce, davanti ad un leggio, come se fosse circondato dal solo vuoto che vuoto non era. Nella folla guardavo due, non più tanto giovani, che delicatamente intrecciavano le mani e le dita, una per una, e le note aiutavano a liberare l’affetto che esse contenevano. Magia della musica e della poesia. Questo accade quando si miscelano per bene e sapientemente.

A questo punto, Beppe Costa che è uomo avvezzo a comunicare, con voce roca ed esperienza collaudata, commossa, ha invitato l’astrofisico Gianluca Masi ad introdurre "Atlas Coelestis", che è stato eseguito meravigliosamente mentre sullo sfondo venivano proiettate le immagini del cd. In Pulsar, Giovanni Renzo ci ha regalato la sua bravura e fantasia improvvisando liberamente ed è qui che mi sono accorta che applaudivo soddisfatta.

Fra i presenti anche Antonella d’Onofrio con le labbra leggermente dischiuse, attenta, di una bellezza eterea che, con un respiro sottile, seguiva le dita del pianista e Augusto Giordano che ha richiesto di riascoltare “Anche ora che la luna” per una seconda volta.
La serata si è conclusa con un omaggio di Giovanni Renzo, che ha voluto proiettare un breve filmato del cinema muto, Oliver Hardy e Stan Laurent. Va ricordato che Giovanni Renzo è anche un compositore di musiche per film, teatro e film muti. La platea che sino ad allora era stata silenziosa, si è lasciata andare al sorriso. Eravamo tutti presi dalle immagini, che venivano esaltate dagli accordi di Giovanni, amplificando le sensazioni del riso.

L’atmosfera era perfetta.
Tra gli ospiti, ho notato Alessandra Celletti, anch’ella grande pianista che sarà ospite il primo dicembre, presso la libreria. Gli elementi decisivi sono stati la stretta collaborazione e l’intesa, che hanno poi reso la serata ricca di elementi e durante la quale nulla ha distolto l’attenzione dalla musica.

Gli applausi sono stati assolutamente meritati.







Francesca Grasso
http://www.myspace.com/giovannirenzo

I dischi di Giovanni Renzo si possono acquistare scrivendo anche a Pellicanolibri, Via Gattico, 3 Roma. Per info 0661563181