C'era una volta nella poesia on line. Verona 24 aprile. Claudio Di Scalzo-Alessandro Assiri


(ricevo da Claudio Di Scalzo e volentieri pubblico - FB)
Intanto una scheggia di filologia da Web. C’era una volta nella poesia on line nasce da uno scambio tra me e Alessandro Assiri cresciuto sul giornale on line che ho fondato e diretto, cinque anni, fino alla fine del dicembre 2010. Tellusfolio. Fino alla fine di dicembre perché poi è stato trasformato in un giornale politico e la poesia e l’estetica sono state chiamate a fare da ancelle alla tenzone elettorale. Ma lasciamo perdere questa sciagura. Anche sul web le cose nascono, crescono, decadono e muoiono. Questo scambio poetico, tra Alessandro e me, nasce sopra un fotogramma tratto dal film di Sergio Leone: “C’era una volta il West” (vedi anche “C’era una volta nella poesia on line. Lettera ad Alessandro Assiri" da TELLUSFOGLIO, Weblog, 13 marzo 2010”). Assiri ed io abbiamo giocato a impersonare rudi uomini dell’Ovest. Ma per assonanza ci siamo chiesti se ci sia ancora oggi un ovest della Poesia. C’era una volta la poesia on line, e con questo titolo alcuni amici poeti hanno giocato con noi due a discuterne. Come corollario, visto che stava nevicando, abbiamo inventato pure “Poeti sotto la neve”. Che prima o poi antologizzerò in modo degno su carta. Sia per la poesia on line che per neve & poesia il contributo del mio conterraneo Giacomo Cerrai è stato estremamente ganzo. Lo dico alla pisana. Abbiamo avuto insieme l’idea, ma poi è stato Alessandro Assiri ad organizzare uno mappa dell’incontro, a progettare il logo, a diffonderne on line, attraverso forum e link, la data e gli intenti. E’ stato lui l’uomo solitario che ha materializzato questa importante occasione con già delle proposte operative. Io nel frattempo ho fondato il Weblog: Claudio Di Scalzo Tellusfoglio, ora anche su Facebook, per riprendermi da Tellusfolio quanto è mio. Il weblog si è mostrato uno strumento eccezionale per potermi dedicare alla Narrative Art, alla poesia visuale, al frammento colorato, al genere aforistico, suggerendomi di riprendere la mia produzione nascosta degli anni Settanta, e inventandone, soprattutto!, di nuova. Grazie alla tecnica offerta dalla Rete. “Le avventure del Golem e di Mara Zap”, ne sono un esempio. Sulle potenzialità del blog in materia di estetica dovrò dire qualcosa, a Verona, dato che tanti ne hanno censito la fine. Tellusfoglio, poi, e anche NOVA TELLUS, TELLUS A COLORI, TELLUS 31 OGNI GIORNO UNO. L'idea di un foglio, singolo, on line manoscritto, dattiloscritto, disegnato, e divulgato ovunque sul Web. E come singolo testo manoscritto disegnato e dattiloscritto, assieme ad altre centinaia, esposto in future mostre. A Verona ricorderò non solo la mia esperienza di cinque anni alla direzione di un giornale fallito nel suo progetto di, per la prima volta, dare alla poesia e all’estetica il ruolo di direzione rispetto al politico, ma anche la nascita, ai primi di maggio, di un innovativo magazine on line: OLANDESE VOLANTE diretto da Marco Baldino, Claudio Di Scalzo, Sara Pozzato. E del relativo annuario, di 250 pagine, illustrato e a colori, in uscita nel dicembre 2010. Finita l'esperienza mia e di Marco Baldino nella direzione di TELLUS. Di quest'ultimo gestiremo l'archivio e di TELLUS, come fondatori, siamo gli unici a poterne disporre della storia e degli sviluppi. OLANDESE VOLANTE, con la miriade delle sue pagine telematiche, e le novità tecniche che avrà, sarà a disposizione di quanto si condenserà in "C’ERA UNA VOLTA NELLA POESIA ON LINE". Sarà anche la mia maniera di sdebitarmi con il valente Alessandro Assiri. Un amico. E non di quelli, per modo di dire, alla Facebook. Ringraziandolo, fin da ora, per questo mio viaggio veronese. Io, dai tempi in cui mi recavo al Mulino di Bazzano di Adriano Spatola, anni Settanta, oppure a Udine da Campanotto Editore, per mostre (anni Ottanta, 1986), non sono più andato ad un incontro di poesia. Sono quindi emozionato. Vedrò anche tanti poeti con i quali mi sono scambiato sulla Rete, sul giornale che fu mio e con Tellus, e un sorriso da un metro di distanza varrà molto per me. Questo è quanto al momento avevo da dire e non mi resta che aggiungere un’altra scheggia, quella che a fine anno 2009 mandai con gli auguri di Buon Anno, ad un poeta e ad un uomo avventuroso. Caro Alessandro... sarebbe notevole se, attorno a siti e blog amici, si creasse un agire, una prassi, di scritture e corpi e volti, in modo assolutamente libertario, sulla poesia on line; poesia che poi vada, limpido rivolo (pascoleggio) dove vuole e come vuole. Auspico si creino tanti Soviet-telematici di poesia e arte per rivoluzionare gli anni che verranno e tutta un’intorpidita tradizione. Claudio Di Scalzo discalzo@alice.it