L'Ucraina, Euro2012 e il Movimento Femen

 Ieri in Ucraina, a Kiev, mentre 11 italiani sfidavano 11 inglesi, nuovamente la stampa ha obliato l'ennesimo avvenimento politico in un paese dove la democrazia è sempre più qualcosa di invisibile. Alcune attiviste del Movimento Femminista Femen sono state pestate e arrestate fuori dallo stadio per aver protestato contro la prostituzione e contro gli Europei di Calcio. Proprio a riguardo voglio pubblicare un testo estratto dai CANTI DI CONFINE, scritto alcuni giorni fa, con la speranza che nel suo piccolo possa far girare alcune notizie sulla reale situazione ucraina. Il testo è aperto da due citazioni.

 
CANTO XV (del movimento Femen)

Mie giovani colombe, per chi vivete a questo mondo?
Siete cresciute servendo le altre.
È servendo che vedrete le vostre trecce ingrigire.
È servendo, sorelle mie, che morirete.”

“Abbiamo riportato il corpo femminile sui media tradizionali,
prima era riservato solo a giornali erotici o cinema porno.
Ora parlano di noi, e abbiamo fatto vedere al mondo
che l’Ucraina non può essere il bordello dell’Europa”
(Sasha Chevtchenko)

Europa Europa Europa Europa Europa!
Le mie parole voglion ricordare
la giovane donna col braccio teso
statuarsi a comporre cenno romano
a seno nudo, svastica sul petto
gli stivali neri da neo-guerriera
capelli corti, biondo d'Ucraina
baffetti da Furher sul palco d'Hamburg
- Freie unt Hansestadt Hamburg
in genere indossa solo gli slip
talvolta un mantello a coprir le spalle
sul ventre porta scritte di protesta
sui palmi i tagli del filo spinato
negli occhi rabbia d'un popolo oppresso.
Europa Europa Europa Europa Europa!
Le mie parole voglio ricordare
un'altra donna vista a seno nudo
che ha tatuata questa frase: “il mio corpo
è un'arma, un'arma molto potente”
lei, Sasha Chevtchenko che sollecita
i giovani ormai perduti nel fumo
nell'alcol, ad evitar la deriva
che mostra i seni come fossero armi
che guida lotte alla prostituzione
e si batte convinta contro il declino
di questa avvilente democrazia
tacchi a spillo e gambe sempre a mostrarsi
per dire l'osceno scempio dei capi
Vladimir Putin, Berlusconi e Strauss-Kahn
Europa Europa Europa Europa Europa!
Le mie parole voglion ricordare
Parigi, Davos, Minsk, Mosca e poi Kiev
nei primi ritrovi al Cafè Cupido
dentro la bottega di Oksana Chatchko
le macchie di vernice e le proteste
cartoni dipinti, guanti da boxe
lottatrice, nel cuore Marx ed Engels.
Europa Europa Europa Europa Europa!
Le mie parole voglion ricordare
tutti i seni al vento davanti ai fiori
i fiori dei Campionati Europei
il tentar furto della sacra coppa
maschera ipocrita degli assassini
a partire dai pozzi di Gorlovka
riempiti di cani narcotizzati
o i cuccioli avvelenati di Kiev
fino ai loschi cecchini di Brovary:
per ogni bestia un suo proiettile.
Europa Europa Europa Europa Europa!
Le mie parole voglion ricordare
quelle ragazze a meno venticinque
che sotto la guida di una Anna Hutsol
con la scritta “pidocchi puzzolenti”
paragonare il delegato Miller
all'SS della notte dei coltelli
all'atto di nascita Heindrich Muller
sotto il segno della Gazprom di Mosca.
Europa Europa Europa Europa Europa!
Le mie parole voglion ricordare
lei, Oksana Makar, morta per stupro
dopo essere stata data alle fiamme
e ricordar che tutti gli aggressori
alla fine son stati rilasciati
da bande di corrotti poliziotti
perché scoperti “di buona famiglia”.
Europa Europa Europa Europa Europa!
Le mie parole voglion ricordare
lei, l'arancione Yulia Tymoshenko
trascinata di forza in ospedale
a tutti gli effetti bocca cucita
dover subir l'accusa di omicidio.
Europa Europa Europa Europa Europa!
E allor mi domando caro Shevchenko
all'ombra dei soldi che ti guadagni:
perché ti limiti a esultare in campo?”
Poco ci vuole a calarsi le brache
e mostrare il culo al mondo padrone!