"Chicchinalana": viaggio in un mondo apparentemente sparito di Beppe Costa



Nascosti fra le pieghe e l’imbarazzo – che spero prima o poi arrivi a molti grandi editori e ai loro best seller – capita spesso di trovare quei libri piacevolmente a sorpresa. Non solo perché scritti nella nostra splendida lingua, spesso massacrata negli ultimi anni, ma soprattutto perché dopo averli letti, rimugini, ripensi e ricordi ogni piccolo particolare e ti senti parte della storia.
Non accade di rado e ormai la sorpresa arriva quasi sempre da editori minori, dal punto di vista della quantità, non certo per la qualità.
Mi era già successo qualche anno fa, curiosando fra ciò che i miei amici ‘fidati’ leggevano, con i romanzi di Cinzia Pierangelini, messinese, autrice di almeno 4 bei libri, in cerca ancora di editori più presenti nelle librerie: raro esempio di cecità editoriale.
Accade oggi con Loriana Pitzalis per il suo “Chicchinalana”, romanzo che riporta alla grande letteratura quando i protagonisti e i personaggi minori non venivano lasciati in giro fra le pagine, dimenticati e in cerca d’autore.
La storia intensa e ricca di emozioni è quella di una donna sarda, in un clima e un territorio stracolmo di tensioni, di abitudini e schiavitù come, d’altro canto, eravamo abituati nei romanzi di Verga e più recentemente in quelli di Garçia Marquez, e di un delitto ma che, sebbene trattato per alcune parti alla maniera di un giallo, giallo non è, se non per la tensione innata nel lettore di scoprire l’assassino e la motivazione del misfatto - alla lettura della scoperta di un cadavere -.
Chicchinalana, Ibiskos Editrice Risolo
Ma non è questa l’intenzione dell’autrice, raccontare invece, come in un ambiente ostile, con personaggi narrati nei loro più intimi caratteri fragili o violenti che siano, la protagonista Francisca, riesca a superare tradizioni quali vendetta o ricatti morali, ricostruendo la propria vita fuori da quello che sarebbe altrimenti diventato il suo destino (come troppo spesso abbiamo letto in tanti romanzi di ambientazioni popolari e contadine).
Talmente ogni figura è nitida e accurata in tutti i particolari, che si ha l’impressione di vedere i protagonisti, da Imperantoni a Simone fino al coltello nascosto fra le foglie con striature di rosso, o il figlioletto sporco fra lacrime e fango.
Come accade quando, dopo aver letto un libro, vedi il film da questo tratto, così la figura di Itala in “Non ti muovere” non ti calza con Penélope Cruz, sebbene brava come attrice, non l’avresti immaginata dopo avere letto il romanzo della Mazzantini.
Come mi accade e come il lettore avrà capito, vedo davvero la possibilità che “Chicchinalana” possa diventare un film, non solo per la storia che racconta, appunto ma, soprattutto, per la lezione civile e il coraggio che potrebbe imprimere a donne che vivono le stesse condizioni anche in tempi e luoghi diversi.
L’autrice avrà certo usato parti di eventi accaduti, come spesso accade nel primo romanzo, ma non siamo davanti a un narratore di fatti, bensì allo scrittore che pur avendo vissuto situazioni simili, ne trae spunto per ampliare, descrivere situazioni, peraltro immaginarie, per costruire una storia possibile non solo in Sardegna, non solo in un paese chiuso e colmo di tradizioni, in questo caso negative, bensì utilizzando il dolore per riemergere e costruire un futuro diverso e degno per una donna che non si piegherà al destino in qualche modo condizionato o imposto dalla società che le sta attorno.

Non credo vi aspettiate da me il resoconto di ciò che nella realtà accade (non è giusto narrare o indicare soluzioni prima che il romanzo venga letto): certo Francisca andrà via dai ‘suoi’ luoghi, ma solo per ritornarci quando è pronta per riabbracciare la vita che, per un verso il delitto le aveva tolta ma, principalmente, quando è ormai sottratta ad ogni legge di quella ‘normale’ vendetta cui siamo abituati.
Lo strazio a volte delle nostre vite e la successiva ribellione al destino sarà certo un esempio per i nostri figli, oggi così distanti (almeno apparentemente) dagli ideali e dalle ribellioni a qualsiasi forma di potere ed è per questo, che ci appaiono fragili e insicuri.

beppe costa 
Loriana Pitzalis: Chicchinalana, Ibiskos Editrice, pp 224, euro 15,00


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