Neeli Cherkovski, L'amore, comunque (Seam Edizioni, 2013)

dalla prefazione di Anna Lombardo

[“Io sono soltanto un pezzo di pellame su un cespuglio di rose”

Basterebbe questo verso a darci la cifra del tessuto poetico dell’americano Neeli Cherkovski. La crudità e la “nudità”, la bellezza e l’agonia. Questa delle edizioni Seam è la prima raccolta in lingua italiana.

I testi qui raccolti sono solo un assaggio di quell'intenso mondo poetico che sgorga continuo e copioso da questo Autore che ha molto vissuto e condiviso con il mondo beat americano. I suoi versi sono come mani che si aprono, acqua limpida che ti bussa le spalle, vele che si srotolano: tutto in un lirismo quasi bruciante per la sua nitidezza. Sono versi che si imprigionano in un desiderio universale di amore, di tenerezza, di sesso, di passione. Il mondo dove tutto ciò scorre è dentro un città che vibra di poesia, San Francisco, città reale che sconfina con un mondo altro, più globale, che costringe a sentirsi come animali in via d’estinzione. 
collana Inediti rari e diversi
pp. 58, € 10.00

Il senso della perdita è totale nei versi struggenti della poesia “Animale”, per esempio, che potrebbe essere preso come il doloroso manifesto umano e poetico di Neeli. Una struggente cascata di situazioni che si avvicendano con una cavalcata di effetti sonori e situazionali di un poeta, di un uomo, di un cittadino che non trova il proprio posto dentro l’organizzata macchina di un sistema, precisamente americana ma indubbiamente globalizzata, che non lascia spazio alla ricerca all'anima perduta nella bellezza e nel mistero della poesia

Il poeta è in pericolo: il grido di Neeli è sofferto, chiaro, tenero; si imprime come lettera scarlatta dentro ma preme, scoppia, si espande. Non si può tacere. Lo spaesamento è totale, è spiazzante. I luoghi in cui il poeta Neeli fa perdere il suo io poetico, sono metafora dello spaesamento di altri luoghi: i luoghi del corpo, i luoghi delle passioni tutte e in particolare quelle passioni che sono a volte tollerati con distacco o fastidio ma mai ammessi alla tavola dei vincitori. Sono passioni che raccontano una storia, le nostre storie di uomini e donne che si tramutano, con desiderio continuo di rinascere perché questa dimensione che la società occidentale regala non ci contiene più] 

"la voce" del Poeta
Animale

Prima parlo con l’impiegato
poi con un assistente sociale
successivamente, consulterò uno studente di medicina
e un supervisore
Reading a Roma al  Circolo degli artisti (2013)
dopo un apporto di quattro sedute
mi sarà assegnato un terapista
sono un animale senza alcuna foresta                                              pluviale
senza fiumi tumultuosi
non ho terreni da caccia
o catena montuosa
sono intrappolato
all'angolo
e prevedendo il peggio
ho chiamato l’agenzia nazionale dell’impiego
ma questa settimana loro assumono soltanto
armadilli e leopardi
la prossima intervisteranno oche
con più di quattro anni d’esperienza
Mi sento fregato
e non c’è modo di dirlo al mio cane
Cometa che mi salta in grembo
probabilmente mi crede uno scrittore di successo
o forse non sa neppure che io scrivo
io non sono uno di quelli che gli compra le scatolette
ma sono quello che gliele apre.
Cometa non può capire la differenza.
L’assistente sociale alla clinica psichiatrica
domandava: quale è il problema?
Le dicevo quanto mi sentivo confuso
che ci sono strani animali dappertutto.
Che gli altri animali sembrano ben adatti per sopravvivere
io sopravvivo bene
ma non con le mie forze
di solito potevo avvicinarmi alla preda e balzarle addosso
adesso non mi unisco nemmeno alla caccia
Voglio essere inserito tra le specie in via d’estinzione
ho bisogno di essere protetto
voglio una riserva
mi muoverò nell’acqua come un delfino
penserò pensieri d’oceano come la balena blu
mi librerò come un condor sopra le colline della
California
e guizzerò nella polvere della sterpaglia dell’Ohio
come una volpe rossa
Io sono solo una traccia nella sabbia
Io sono soltanto un pezzo di pellame su un cespuglio
di rose
Io sono praticamente invisibile

Finestre
con il poeta editore Igor Costanzo a Verona (2013)

Costruirò
una foresta nell'erba
di Washington Square
dove passeggiammo abbracciati
preoccupandoci dello splendore

e di cosa significasse
dividere un letto
ramificazioni che avevo perdonato
crescevano dai miei sogni
mentre piegavo il mio corpo
verso la confusione
dell’angoscia
uscendo da te
la chiamata alle porte dalle finestre
nell'incavo della rabbia di una madre
nella visione di una veloce corazzata
e lo sbattere della porta chiusa
quando ti scosti da me
incontrando ciò che io temo
fianchi lisci e agili
di donna che mai sarò

Neeli con Jack Hirschman a San Francisco

Nato a Santa Monica, in California, nel 1945. Ha curato con Charles Bukowski la rivista “Laugh Literary and Man the Humping Guns” e, poco più tardi, con lo stesso Bukowski e con Paul Vangelisti la Anthology of L. A. Poets (Laugh Literatry & Red Hill Press, 1972). 
Ha ideato il primo San Francisco Poetry Festival e fondato a metà degli anni ‘90 il Café Arts Month. Cherkovski è autore di dodici libri di poesia. Tra gli altri ricordiamo: Animal (Pentograph Press 1996), Elegy for Bob Kaufman (Sun Dog Press, 1996), Leaning Against Time (R. L. Crow, 2005) per il quale vince il 15° PEN/Oakland Josephine Miles Literary Award sempre nel 2005 ed Einstein Alive (Solo Zone, 2005). Ha lavorato come “writer-in-residence” al New College of California di San Francisco fino al 2008, insegnando Filosofia e Letteratura

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