l'artista Shikanu' consegna l'opera-premio al Teranova |
Ero
stato premiato l’anno precedente da un gruppo che collaborava con Mario e che
faceva capo al chitarrista Paolo Travagnin, mentre l’anno successivo fui
utilizzato per invitare altri poeti in modo da rendergli il lavoro
organizzativo più semplice.
Avevo
invitato alcuni degli amici Poeti dallo spazio: Barcellandi, Garbin, Assiri e
altri, la gran parte ospiti nella mia casa (allora di tre stanze). Fra gli
ospiti di Mario c’era Naim e un altro poeta arabo che assistettero a tutt’e tre
le giornate: per la pessima organizzazione non ci incontrammo se non nel teatro
del centro culturale francese e forse abbiamo preso un caffè insieme.
Solo
nel 2012, segnalato da un professore presente su facebook, mi invitò, insieme a
Stefania Battistella (non sarei mai andato solo), in Israele al Nissan Festival,
da lui fondato 15 anni prima, in occasione della seconda Intifada, proprio per
fare incontrare i poeti arabi con altri poeti provenienti da tutto il mondo.
sul terrazzo di casa di Adele Cambria |
Questo
senza dubbio è stato e continua a essere l’evento più importante legato a
quelli del passato dove avevo avuto, in Sicilia soprattutto, la possibilità di
incontrare autori provenienti da ogni parte della terra e che mi aveva
stimolato a proseguire la mia attività di editore.
Sono tornato in Israele anche nel 2013 e nel 2014.
Così
ho conosciuto ancor meglio Naim, fino a che, invitato al Festival di Sassari nel 2013
da Leonardo, non potendolo realizzare in Sardegna, abbiamo pensato di fare un
gemellaggio a Roma invitandolo. Con altri ospiti è stato proprio nel mio
quartiere al Parco della Cellulosa e in libreria.
Velocemente,
aiutandoci con inglese e francese, abbiamo pubblicato anche una scelta di
poesie di Naim, “Canzoni di Galilea” (Seam Edizioni), passando due splendide giornate
ricche di emozioni insieme a lui e agli altri presenti.
Si
è stabilito un rapporto fraterno, comprendendoci nei gesti e, con l’aiuto di
Stefania, capendo ancora meglio la situazione del suo paese, della presenza
degli arabi, degli ebrei, dei palestinesi e delle varie religioni.
Periodi
di pace abbastanza lunghi col timore che ogni giorno possa cessare la
convivenza. Dei palestinesi spesso noi conosciamo solo le situazioni della
striscia di Gaza e dei territori occupati. Ma di questo certo, come scritto
prima, occorrerebbe un libro a parte.
Naim (al centro con i poeti Igor Costanzo, Stefania Battistella, io e Gao Xing) in attesa dell'inizio del Nisan poetry Festival |
Il
fatto poi che un arabo, sebbene professore e poeta, potesse essere anche
ambasciatore di Israele in Norvegia l’ha persino turbata: mi è parso di capire
che per lei in Israele vivono solo ebrei e il resto della popolazione che vi è
nata, è isolata o chiusa in campi delimitati.
Ma
ben presto l'attività di ambasciatore si interrompe bruscamente, Naim, appunto come poeta, non
poteva ubbidire agli ordini di un governo (quale esso sia) specialmente senza
incidere sulla disinformazione che affligge da tempo tutta la civiltà
occidentale.
con Andrea Garbin, Naim, io e Igor Costanzo a Mantova |
Di questo non sono bravo a scrivere, anche se proprio la mancanza di informazione o una informazione guidata mi ha sempre mortificato. C’è stato un tempo, come già scritto, in cui ho tentato di essere anche io un giornalista libero.
Dopo il gemellaggio romano con Ottobre in Poesia, organizziamo con Igor e Stefania (certi dell'accoglienza nelle scuole) con la collaborazione dell'aiuto dei soci del "Movimento del sottosuolo" un giro di quattro giorni (sei incontri!) fra Treviglio, Brescia, Mantova e Verona, con il libro Canzoni di Galilea, edito, appunto da 'noi' della Seam. Il successo è stato tale che, ogni giorno penso che debba tornare e incontrare più persone possibili, soprattutto studenti, con le loro domande senza peli sulla lingua, con la speranza (o certezza) di sapere di più di quanto avviene e come si viva in Israele (sappiamo sopratutto le tragedie di Gaza, che fanno notizia, certamente, ma non è tutto, appunto!
Naim con Leonard Cohen |
Il
libro è stato regalato nei giorni del festival a tutti i presenti e i poeti
ospiti lo hanno trovato insieme al programma nella stanza d’albergo.
Ma la sorpresa non era finita qui. C’era anche una cerimonia sul palco, con una straordinaria targa (chiusa in una confezione trasparente, piena di fiori, che non toglierò mai, affinché non cadano).
Ma la sorpresa non era finita qui. C’era anche una cerimonia sul palco, con una straordinaria targa (chiusa in una confezione trasparente, piena di fiori, che non toglierò mai, affinché non cadano).
Ecco
che adesso mentre scrivo continuo a leggere, cercando di interpretare ciò che
scrive:
poesie,
passi della Bibbia, del Corano, le Guerre giudaiche di Giuseppe Flavio, la
kabbalah (almeno queste sono le mie interpretazioni della sua scrittura in arabo ed
ebraico che scrive su facebook).
Quanti
italiani leggono questi libri? Mentre stavo traducendo la Lettera al
generale Franco di Arrabal, portandomi anche dietro le poesie di Stefano Iori (ne ho scritto in un precedente post) trovo luoghi e pensieri che accomunano i tre poeti facendomi incontrare figure, fatti e persone che appartengono alla loro storia, storia di
un Oriente che non riusciamo a voler capire.
Così adesso non resta che fare in modo che il Movimento dal sottosuolo e il Nisan Festival si incrocino anche in Israele a Maghar, visto che Naim, in occasione del suo ultimo viaggio in Italia a marzo è stato ospite di Igor Costanzo e molti di noi (ne facciamo parte anche io e Stefania) ne hanno conosciuto e apprezzato il valore umano, quello poetico lo conoscevamo già.
Così adesso non resta che fare in modo che il Movimento dal sottosuolo e il Nisan Festival si incrocino anche in Israele a Maghar, visto che Naim, in occasione del suo ultimo viaggio in Italia a marzo è stato ospite di Igor Costanzo e molti di noi (ne facciamo parte anche io e Stefania) ne hanno conosciuto e apprezzato il valore umano, quello poetico lo conoscevamo già.
Una speranza o un sogno ma chi, come me, è riuscito con
pochi soldi a realizzarne tanti?
In effetti il sogno non si è realizzato: il 2 ottobre 2015 Naim Araidi ci ha lasciati. (14.10.2015)
In effetti il sogno non si è realizzato: il 2 ottobre 2015 Naim Araidi ci ha lasciati. (14.10.2015)
b.c.
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