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21a parte
Mapinguarì (isola di
Marajò)
Foto: Dino Ignani |
Lontano, fra il fiume e il
mare, l’isola sogna,
isola di carne fluttua:
Nayà percorso di umori e
di sangue,
le sponde dorate si
disfano,
annegano pensieri d'amore,
Nayà s'annera di nuvole,
salgono dalla flora
disperata,
ma il sole ne riaccende i
colori,
il vento muta la foglia in
uccello.
Nayà
fra le braccia del fiume, il mare è un onda
lieve
di piume e desideri,
il
cielo sfiora la sua pelle
manto
verde e azzurro.
Mapinguarì la guarda,
lo abbagliano le luci, i
colori, geloso del sole, allucinato,
cresce immensa la sua ombra nera.
Allora il sole manda Tupà,
dio del fulmine,
che colpisce Mapinguarì
spartendolo in due:
una parte affonda nella
terra e scompare,
l'altra parte per vendette
distrugge.
Incendia i boschi, uccide
gli animali,
porta larve e
putrefazione;
ancora cresce la sua ombra
per coprire il sole
che illumina i capelli di
Nayà.
Il vento soffia, alberi e
foglie
sono fornaci che
crepitano,
il fuoco è un mare
indomabile,
laghi e cascate esalano
ardenti vapori.
Mapinguarì non vede, non
ascolta,
la vendetta lo acceca, lo
assorda.
Nayà, isola di carne, vaga
sperduta,
non ha radici, nessuno più
la raggiunge:
quando amava
un fiore nasceva nel suo
ventre,
nel suo corpo di muschio.
Ora l'isola fugge, si
perde,
è la morte che invade la
sua linfa,
ne fa un deserto
senz'ombra.
Mapinguarì, compiuta la
vendetta,
sprofonda nella terra.
di ContrAppunti perVersi sono ancora disponibili alcune copie, ordinabili sul sito dell'editore.
100 autori raccolti in volume da me curato, con la prefazione di Luigi Reina dell'Università di Salerno. E ha dato vita a una rassegna in via del Boschetto.
Inizio a pubblicare alcune pagine dell'Antologia, partendo dalla grande autrice e amica Amelia Rosselli, (e via via tutti gli altri autori), con lei ho avuto diverse occasioni in Sicilia e qualcuna anche a Roma, di condividere la solitudine della poesia.
Tentammo, dopo esserci riusciti per Anna Maria Ortese, di fare applicare la Legge Bacchelli, ma non fece in tempo. Ignara che ne avrebbe goduto i vantaggi, si suicidò l'11 febbraio del 1996