Fernando Arrabal, La scampagnata, Pellicanolibri

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pellicanolibri@libero.it pp. 64, € 9.00.
La scampagnata è un libro del 2008, è possibile acquistare
il testo, scrivendo sul sito della Pellicanolibri

Personaggi
Zapo
Il signor Tépan 
La signora Tépan 
Zépo
Primo infermiere 
Secondo infermiere

Scena
Un campo di battaglia.
Filo spinato da un lato all'altro della scena.
A ridosso del filo spinato, si vedono alcuni sacchi di sabbia.
La battaglia infuria. Si sentono spari, esplodono bombe, crepitio delle mitragliatrici. Zapo è solo in scena, ventre a terra, nascosto tra i sacchi. Ha molta paura. Cessa il combattimento. Silenzio. Zapo estrae da una borsa da lavoro di tela un gomitolo di lana e dei ferri per lavorare a maglia e si mette a lavorare ad un pullover già abbastanza avanti. A un tratto, suona il telefono da campo, che si trova accanto a lui.

Zapo Pronto... Pronto... agli ordini, signor capitano... Sì, sono la sentinella del settore 47... Nessuna novità, signor capitano... Mi scusi, signor capitano, quando riprenderà il combattimento?... E le bombe a mano, che cosa me ne faccio? Devo lanciarle in avanti o all'indietro? Non si arrabbi, non lo dicevo per seccarla... Signor capitano, mi sento veramente molto solo, non potrebbe inviarmi un compagno? Proprio per non rincretinire...
(Il capitano lo rimprovera aspramente.) Agli ordini, signor capitano, signorsì signor capitano.
(Zapo riattacca. Lo si sente brontolare.)
Silenzio. Entrano il signore e la signora Tépan con dei cesti come se dovessero andare ad un picnic. Si rivolgono al loro figlio il quale, di spalle, non può vedere i nuovi arrivati.
Signor Tépan (cerimoniosamente) Figlio mio, alzati e bacia tua madre in fronte. (Zapo, sorpreso, si alza e bacia la madre in fronte in modo esageratamente ossequioso. Vorrebbe parlare, ma il padre gli toglie la parola). E ora, bacia me. 
Zapo Ma, babbo e mammina cari, come avete osato venire fino a qui, in un posto così pericoloso? Andate via subito.
Signor Tépan Vuoi forse saperla più lunga di tuo padre in fatto di guerra e di pericolo? Per me tutto questo è solo un gioco. Quante volte, per dirne una, sono sceso dalla metro in corsa?
Signora Tépan Abbiamo pensato che ti annoiassi, allora siamo venuti a farti una visitina. Dopo tutto questa guerra deve essere proprio una noia mortale.
Zapo Dipende.
Signor Tépan So benissimo come vanno queste cose. All'inizio, tutto nuovo, tutto fico.
Ti diverte tanto uccidere, lanciare bombe a mano e portare un elmetto. Ma, poi, si finisce per rompersi le scatole. Ai miei tempi, le cose andavano diversamente. Le guerre erano molto più movimentate, più colorite. E poi, soprattutto, c’erano i cavalli, molti cavalli. Era un vero piacere, quando il capitano diceva: "All'attacco!", subito eravamo tutti lì, pronti, a cavallo, con l’uniforme rossa. L’occhio vuole la sua parte. E dopo, c’erano le cariche al galoppo, spada in mano, e in un battibaleno ci si trovava di fronte al nemico, anche lui all'altezza della situazione, con i cavalli - i cavalli c’erano sempre, un mucchio di cavalli, con le loro belle groppe tonde - e gli stivali lucidi e l’uniforme verde.
Signora Tépan Ma no, l’uniforme nemica non era verde, era blu. Mi ricordo benissimo che era blu. 
Signor Tépan Ti dico che era verde.
Signora Tépan Quante volte, da bambina, mi sono affacciata al balcone per seguire la battaglia e al figlio del vicino dicevo: "Scommetto una gomma americana sui blu". E i blu erano i nostri nemici.
Signor Tépan Va bene, te la do vinta.
Signora Tépan Ho sempre amato le battaglie.
Da piccola, dicevo che da grande sarei diventata colonnello dei dragoni. Ma la mamma non ha voluto, sai com'è attaccata ai suoi princìpi...
Signor Tépan Tua madre è proprio stupida. 
Zapo Scusatemi, dovete andarvene. Non si può entrare in guerra se non si è soldati.
Signor Tépan Me ne frego. Siamo qui per fare un picnic in campagna con te e per approfittare della nostra domenica.
Signora Tépan Ho preparato anche un pranzetto eccellente. Salame, uova sode, come piacciono a te! Panini con il prosciutto, vino rosso, insalata e dolce.
Zapo E va bene, come volete voi! Ma se arriva il capitano andrà su tutte le furie. Non ha molto entusiasmo per le visite al fronte, non la smette di ripeterci: "In guerra, ci vogliono disciplina e bombe a mano, niente visite”.
Signor Tépan Non preoccuparti, ci parlo io con il tuo capitano.
Zapo E se bisogna riprendere il combattimento? 
Signor Tépan Credi che mi faccia paura? Ne ho visti di ben altri! Fossero almeno battaglie a cavallo! I tempi sono cambiati, tu non puoi capire. (Tempo) Siamo venuti in moto. Non ci ha detto niente nessuno.
Zapo Vi avranno preso per gli arbitri.
Signor Tépan Anche se non è stato facile arrivare. Con tutti quei carri armati e quelle jeep. 
Signora Tépan E ti ricordi, quando stavamo arrivando, quell'ingorgo per colpa di un cannone?
Signor Tépan In tempi di guerra bisogna aspettarsi di tutto, è risaputo.
Signora Tépan Bene, incominciamo a mangiare. Signor Tépan Hai ragione, ho una fame da lupo. Sarà l’odore della polvere.
Signora Tépan Sediamoci sulla coperta per mangiare.
Zapo Mangio con il fucile?
Signora Tépan Lascia il fucile in pace. È maleducazione sedersi a tavola con il fucile. (Tempo) Ma figlio mio, sei sporco come un maialino! Come hai fatto a ridurti in questo stato? Fammi vedere le mani.
Zapo (imbarazzato, gliele mostra) Ho dovuto strisciare per terra per fare le manovre.
Signora Tépan E le orecchie?
Zapo Le ho lavate questa mattina.
Signora Tépan Sì, può andare. E i denti? (Zapo glieli mostra) Molto bene. Chi darà un bacione al suo ometto che si è lavato i denti come si deve? (Al marito) Su, bacia tuo figlio che si è lavato i denti[continua...]
F.A


Nel 1978, con la mia appena neonata casa editrice, pubblicai il volume di Arrabal, Jodorowsky e Topor “Panico” (in Francia era uscito nel ’77, che tempismo per un editore italiano!) manifesto di un movimento surreale fondato da Arrabal.
Regista, autore di testi teatrali, giocatore di scacchi (e molto altro ancora) erede naturale di Jonesco, aggregò filosofi, pittori, scultori, e musicisti. Jodorowsky è diventato molto noto in Italia per aver girato film con Battiato e pubblicato diversi libri. Ho avuto con lui uno straordinario incontro a Taormina, membro della giuria dell’omonimo festival.
Di Arrabal pubblicai altri due libri, un testo teatrale e un libretto di previsione politica rivolto ai militanti comunisti spagnoli. In quel periodo molti gruppi teatrali a Milano e Roma mettevano in scena “Il cimitero delle automobili (edito da Milano Libri) e il Gran Cerimoniale. Due piccoli capolavori che venivano replicati per mesi (i teatri erano molto piccoli). E noi, io Fernando e Alexandro molto giovani e folli.
Infatti la collana dove ebbero collocazione si chiamava “La nave dei folli”.
Se allora la fortuna non ci arrise a Fernand e alla mia editrice, alle prime pubblicazioni, oggi vorremmo avere la speranza che, trent'anni dopo (come è accaduto per altri eventi culturali) il nostro paese si accorga di un autore così geniale. Un ribelle appassionato e giocoso, dissacrante, con una visione della politica, la sua opera ‘vede’ la sindrome del nostro secolo fatto di reticolati e di gulag: un modo per stare costantemente in guardia. Verso la fine di “Lettera ai militanti comunisti spagnoli” Arrabal scrive: “…la grande sghignazzata universale che mostri, una buona volta, che il comunismo, come il re è nudo,… è che mi perdonino le vittime” era il ’78 e il muro non era caduto ancora e Ceauşescu stava ancora al potere. Era ed è più informato dei politici, dei giornalisti e degli ‘storici’
La sua opera ha ottenuto il plauso internazionale (il Gran Premio di Teatro dell’Accademia Francese, il Nabokov di narrativa, l’Espasa di saggistica, il World's Theater, solo per citarne alcuni). Il Collegio di Patafisica lo ha insignito del titolo di «Trascendente Satrapo » (che per questo collegio equivale al Nobel). È stato ultimo finalista del Premio Cervantes 2001, grazie al sostegno di Camilo José Cela. Le Mage assicura che è stato finalista del Nobel 2005, premio che hanno sollecitato per l’autore varie istituzioni e personalità, come ad esempio il Professor Francisco Torres Monreal, dell’Università di Murcia. Il 14 luglio 2005 gli è stata conferita la Legion d’Onore.

Puoi scaricare  il libro: Lettera ai militanti comunisti spagnoli
cliccando QUI
beppe costa


video: da "Panico" a "La scampagnata" editi da Pellicanolibri: l'occasione di due serate con Arrabal e i Poeti dallo Spazio, 8 e 9 marzo 2010
la registrazione completa della prima serata.
Con la partecipazione dell'attrice Caterina Intelisano