Marco Cinque, Sintesi, Seam Edizioni

traduzioni: Alessandra Bava revisione dei testi in inglese:
John Claude Smith - 
pag. 104, € 10.00
Copertina: foto Marco Cinque  design. sviluppo siti economici
Nel volume che vi accingete a leggere, accadrà come per Il libro dell’inquietudine di Pessoa, o Il codice dell’anima di James Hillman, che alcuni di voi lo terranno sul comodino, segnato, perché ognuno di voi capirà, sentirà, farà proprio ogni suo verso: aprendo qualsivoglia pagina vi troverete parte di voi, così da sentirvi legati, anche senza conoscerlo.
Può forse accadere questo dalla sua e mia frequentazione della poesia dei tanti autori stranieri (non certo perché ne manchino in Italia di altrettanto bravi, ma parlavo certamente dei noti e celebrati) e di quei tanti italiani che, come Marco, scrivono e vivono col proprio sangue la poesia, urlandola nelle piazze e nelle scuole, cantandola laddove è possibile e incontrando (senza quelle gelosie dei già citati ‘mostri’) tanti altri poeti che guardandosi attorno non possono dimenticare che la scrittura è ‘anche’ impegno civile, che poeta è colui che sente per primo e più forte il disagio umano e cerca di avvertire gli altri, quelli che può raggiungere con questo mezzo che ha, forse per sua sfortuna, perché è quello che non lo farà vivere mai bene, malgrado tutto attorno a sé funzioni o sembri funzionare, egli non può non guardare al di là del suo naso o del suo dito, e soffre e urla e canta al mondo affinché si trovi un riparo allo sfacelo così visibile eppure tanto ignorato.
Nella biografia alla fine del volume scoprirete anche il perché del fascino e dell’essenzialità della parola: Marco è musica e fotografia e Sintesi quindi “vita” in vita.
dalla prefazione
breve estratto dal volume
1.
“quale il colore
del vento?” chiesi
durante un reading
a un uomo che
sfioriva tra le sbarre:
“lo scoprirai lasciandoti attraversare”
mi risposero i suoi occhi yaqui

“which is the color
of wind?” I asked a man
withering behind bars:
“you will find it out letting
it pass through you” answered
his yaqui eyes

2.
non ci sono
parole esatte
per dire libertà
soltanto modi di viverla

there are no
precise words
to say freedom
only ways to live it

3.
il senso
è il nesso
non la forma
un sentire spogliato
e irragionevole come profumi
ad occhi chiusi


sense
is the nexus
not the shape -
a stripped feeling
and as unreasonable as
eye-shut scents

4.
anche il più
insignificante mattone
è già in sé cattedrale

even the most
insignificant brick
is itself a cathedral

5.
il sangue preteso
dalla giustizia è rosso
come quello sparso
dall’ingiustizia

red is the blood
expected by justice
as that shed
by injustice



Marco Cinque scrive, fotografa, suona, recita, pubblica saggi, raccolte poetiche, articoli. Partecipa ad album musicali, festival internazionali di poesia, mostre pittoriche e fotografiche.
Attraverso i linguaggi dell’arte veicola tematiche sociali e ambientali, privilegiando nei suoi progetti multimediali le carceri, le periferie, le scuole di ogni ordine e grado. Nel 94’ ha promosso la campagna nazionale Adotta un condannato: adozioni epistolari di prigionieri detenuti nei bracci della morte statunitensi. Ha pubblicato circa 30 libri ed è stato tradotto in inglese, spagnolo e tedesco.
L’ultimo libro pubblicato in Italia è Muri e mari, (Seam Edizioni): un lavoro poetico sull’immigrazione dedicato alla tragedia di Lampedusa.
Ha inoltre curato di recente, insieme a Phil Rushton, la nuova edizione di SignorNò! poesie e scritti contro la guerra. Da poco pubblicata negli Stati Uniti una sua raccolta antologica bilingue dal titolo At The Top Of My Voice, curata da Jack Hirschman per Marimbo Press di San Francisco. 


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