presso il Caffè 1993, Largo Cavallotti, Sassari
L’incontro di due amiche fra loro e due stili totalmente
diversi, ma strettamente necessari l’uno all’altro rende interessante questa
mostra di due pittrici di Respir’Arte.
L’uno la fiaba, i colori tenui a volte accesi della
natura nel racconto delicato rappresentato dai colori delicati degli acquerelli
di Sara River, l’altro bianco e nero quasi sempre che rappresenta chi nella
natura vive soffre e la rende spesso buia.
Quest’insieme, abbastanza insolito, incuriosisce e fa sì
che gli occhi passino da un’opera all’altra ponendosi domande e le naturali
incertezze davanti a due pittrici certamente a pieno titolo immerse nella vita
quotidiana. Spesso, senza alcuna voglia di polemiche ci si trova invece a
retoriche rappresentanze della natura falsata da immagini quasi fotografiche
che nulla apportano alla riflessione e\o alla ricerca della bellezza.
Tale impressione nel guardare i tanti occhi e mani rappresentati
dalle opere della Tangianu, ricordano tanto il documentario di Yann Arthus-Bertrand, La
terra vista dal cielo.
Sara River |
In un breve ma incisivo tratto viene rappresentata la
fatica del lavoro e il dolore, tanto da rimanerne incantati. Lo sguardo penetra
intensamente sull’attualità e fa memoria di ciò che ogni giorno c’è ma non
vediamo, distratti certamente dalle
vicende personali quotidiane spesso molto più inutili di qualunque seria
riflessione.
Sara River |
Lidia Tangianu |
Lidia Tangianu |
Da visitare e soffermarsi ad osservare anche i minimi
particolari, come l’incrocio di mani adulte su quelle tenere di un bambino.
Ho l’impressione di volare oltre le nuvole e oltre i
confini delle cornici degli acquarelli di Sara River e di Lidia Tangianu.
Il panorama nel guardare le opere esposte si espande all’infinito.
In mostra fino al 27 dicembre